CHI SIAMO

In occasione dei preparativi per organizzare il Pellegrinaggio Mondiale dei Bambini a Lourdes, tenutosi alla fine di Giugno del 2003, nel corso di una delle tante riunioni si è sentita l’esigenza di affrontare un impegno così importante in modo più adeguato, vista la particolarità dei soggetti a cui era dedicato.
Così, a partire dalla fine di Aprile l’Unitalsi ha dato la possibilità di frequentare un corso di formazione e di animazione per i giovani che partecipavano a questa grande avventura, per poter essere pronti ad accogliere e accompagnare i piccoli lungo questo viaggio. Iniziarono, come per gioco, le lezioni: la cosa più bella è stato vedere come circa trenta giovani, provenienti da diverse sottosezioni, abbiano iniziato a lavorare insieme, per un'unica meta "Lourdes Bambini". In questa bellissima atmosfera che ci ha sempre più coinvolti e resi amici è nata questa compagnia, senza grosse aspettative, ma solo la voglia di giocare e crescere insieme a loro. Il nome di questo gruppo è nato per caso da uno di noi che un giorno a Lourdes, preso dall'euforia del momento, ha gridato: noi siamo la "compagnia dei colori", e un bambino gli ha chiesto perché; lui ha risposto: "perché coloriamo la vita".
Da quel momento in poi, cominciando prima tra di noi e poi in pubblico abbiamo deciso di chiamarci così.

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venerdì 17 settembre 2010

LETTERA DI UN CLOWN - PARIGI

Era il 1995, quando alla Stazione Centrale di Milano s’incontrarono 23 persone per affrontare insieme la straordinaria esperienza di un primo Pellegrinaggio per Bambini, intitolato “Il Treno dei Sogni”.

Oggi 03 settembre 2010 alla Stazione di San Cristoforo a Milano, più di 100 persone sono partite per un evento unico: “Bambini in Missione di Pace”.

Tutti pronti per un’esperienza voluta e pensata per i Bambini.

Se vogliamo essere sinceri, si è pregato un po’ poco rispetto agli abituali pellegrinaggi, ma si sono visti molti più sorrisi sui volti dei Bambini soprattutto in quel luogo incantato chiamato Disneyland Paris. Mi chiedo allora, il sorriso di un Bambino non vale quanto una preghiera detta dalla mamma? Cosa c’è di male se per alcuni giorni le giostre hanno riempito i cuori di questi Bambini?

Sicuramente Parigi si è spaventata nel vedere la città invasa da tante “stelle” gioiose e rumorose, portatrici di tanti colori come il “Papparcobaleno” che i bambini hanno portato in testa durante tutto il pellegrinaggio. Una metropoli che si è fermata per alzare finalmente gli occhi e sprecare del tempo per guardarsi intorno. Si è respirata tanta voglia di stare insieme e una gioia invadente, che si è manifestata in una vera esplosione al termine della Santa Messa nella Basilica di Notre Dame de Paris con un canto così gioioso e vero, che ha scaldato il cuore di chi era in chiesa e chi ascoltava con curiosità fuori dalla porta. Tante piccole voci che hanno donato PACE, SERENITA’ GIOIA e ……

Lo stupore continua sui Bateaux Parisien e mentre i più piccoli non perdono nemmeno un attimo fotografando ogni particolare, qualcuno chiude gli occhi qualche attimo per recuperare un po’ di energie.

… Il pellegrinaggio va, corre e ci sarebbe da raccontare ogni attimo, ogni momento ma è difficile trasmettere le emozioni soprattutto di quelle lacrime scese sui volti dei volontari.

Uno “strano Pellegrinaggio” come l’ha definito Bianca, una “dama” alla sua prima esperienza di volontariato con i Bambini, che ha affrontato le difficoltà con tenacità e ci ha assicurato che ci sarà anche a Roma, prossima tappa di “Bambini in Missione di Pace”, ma porterà con sé delle batterie di scorta magari al "litio".

Grazie Bianca, sei stata il vero esempio di servizio, come le altre tue sorelle, un po’ frastornate dai viaggi in pullman ma sempre pronta a offrire un SI.

… Il treno va … corre … corre tra le giostre, gli effetti speciali, la gioia dei nonni nel loro bene straordinario più maturo e amorevole, nella preoccupazione dei genitori, nel gruppo dei più giovani che piano piano formano una vera banda che si muove compatta nel parco e in albergo da mattina a sera, gli sguardi stanchi dei volontari ma tutti contenti di essere a servizio dei “loro amici speciali” che erano davvero tanti, chiedendosi: quanti bimbi avranno mai la fortuna di dire, sono stato a Disneyland Paris?

… Corre … corre e si arriva anche all’ultima tappa Nevers, purtroppo ad accoglierci la pioggia che ha messo in serie difficoltà l’intera organizzazione, che ci ha stipato come sardine in due saloni per l’animazione, ma la voglia di stare insieme ha travolto anche quest’ostacolo.

Nevers ha raccolto nuove emozioni perché abbiamo visitato e pregato davanti alla tomba di S. Bernadette. Ma, il regolo più grande l’hanno ricevuto sette dei nostri “amici speciali” che hanno vissuto un’esperienza unica nella vita di molti, che sicuramente ha recato un po’ d'invidia a chi non c’era in quel momento. Cercherò di essere breve perché quest'attimo vale tutta la fatica di questi anni di lavoro all'interno della Compagnia Colori.

… Lentamente il vociare della folla esce dalla chiesa, le suore e i custodi chiudono le porte e in ultimo il rumore del catenaccio che si chiude. Si coglie l’eccezionalità del momento sottolineata da un silenzio sempre più profondo, si percepisce leggermente il respiro di ognuno di noi e lentamente l’avvicinarsi dei passi delicati di una suora, piccola come Bernadette, che apre l’ultimo nostro ostacolo: il cancello che porta alla teca di Bernadette e finalmente si realizza un sogno. Ci siamo avvicinati a quella Pastorella “scelta”, quella semplice donna che la Madonna ha scelto per essere sua scopa ….

L’agitazione sale dentro di me, alla mia sinistra una bimba ipovedente, alla mia destra una bimba che può cogliere e vedere ogni particolare ma è cosciente che un “animaletto” dentro di lei la priverà di occasioni future. E’ stato un attimo brevissimo poter toccare la teca, ammirare il suo volto, il segno delle sue fatiche in quel ginocchio gonfio; un attimo di soli trenta minuti come mi hanno certificato i volontari che ci attendevano fuori per respirare in noi quelle emozioni che loro non hanno vissuto; sicuramente una cosa ha accomunato chi era dentro e chi era fuori: lacrime d’intensa emozione.

Vi assicuro che un'emozione così forte non è facile da raccontare, rischierei di dire una parola di troppo.

Grazie U.n.i.t.a.l.s.i. per avermi dato questa possibilità.

Ma non siamo ancora al capolinea perché ci aspetta il Vescovo di Nevers per la S. Messa di fine pellegrinaggio. Qui incontriamo un uomo dalla barba bianca, una dolcezza, una voce pacata e una gioia sul volto, lo definirei “l’uomo pellegrinaggio”, da oscar. Finita la celebrazione, si spoglia della veste ufficiale per accogliere in un abbraccio di Padre tutti i nostri “Amici Speciali”. Gesto che mi ha ricordato Dionigi a Lourdes, noi giovani lo chiamiamo così, quando ha voluto baciare tutti i bambini.

"L'uomo dalla barba bianca" ha applaudito con noi, aveva tra le mani un bastone di legno niente oro o metalli preziosi, segno di semplicità come quell'Uomo che si è messo a nudo per amore di un fratello. Ci ha ringraziato chiedendoci di "non fermarci" con "Bambini in Missione di Pace", perché il mondo ne ha bisogno.

Grazie "Vescovo" con questo pellegrinaggio abbiamo conquistato una persona in più che prega per noi.

Possiamo solo dire: "Treno della Pace corri ... corri ... corri"


Donato - dr. Calzino

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