CHI SIAMO

In occasione dei preparativi per organizzare il Pellegrinaggio Mondiale dei Bambini a Lourdes, tenutosi alla fine di Giugno del 2003, nel corso di una delle tante riunioni si è sentita l’esigenza di affrontare un impegno così importante in modo più adeguato, vista la particolarità dei soggetti a cui era dedicato.
Così, a partire dalla fine di Aprile l’Unitalsi ha dato la possibilità di frequentare un corso di formazione e di animazione per i giovani che partecipavano a questa grande avventura, per poter essere pronti ad accogliere e accompagnare i piccoli lungo questo viaggio. Iniziarono, come per gioco, le lezioni: la cosa più bella è stato vedere come circa trenta giovani, provenienti da diverse sottosezioni, abbiano iniziato a lavorare insieme, per un'unica meta "Lourdes Bambini". In questa bellissima atmosfera che ci ha sempre più coinvolti e resi amici è nata questa compagnia, senza grosse aspettative, ma solo la voglia di giocare e crescere insieme a loro. Il nome di questo gruppo è nato per caso da uno di noi che un giorno a Lourdes, preso dall'euforia del momento, ha gridato: noi siamo la "compagnia dei colori", e un bambino gli ha chiesto perché; lui ha risposto: "perché coloriamo la vita".
Da quel momento in poi, cominciando prima tra di noi e poi in pubblico abbiamo deciso di chiamarci così.

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martedì 19 giugno 2012

SI PARTE! PELLEGRINAGGIO ROMA...


Si Parte!!!
Venerdì 20 Aprile è un turbinio di emozioni!!! La sveglia suona prestissimo, il tempo non promette niente di buono ma la voglia e la felicità di partecipare al mio primo pellegrinaggio “Bambini in missione di Pace” con la Compagnia Colori – U.n.i.t.a.l.s.i. Lombarda, non lascia spazio a preoccupazioni.
Roma è la destinazione.
Sul Pullman le famiglie sono rilassate, si conoscono, scherzano mentre i bambini sono ancora troppo assonnati per sprigionare la loro coinvolgente energia, ma questo non impedisce loro di riservare, a chiunque incroci i loro sguardi, gioiosi sorrisi di “ Ben Arrivato”. Già mi sento in una grande famiglia.
Come per i successivi due giorni, le emozioni non verranno mai a mancare.
Saranno emozioni umane, emozioni legate alle difficoltà e alle fatiche che tutto d’un tratto ti compaiono davanti agli occhi.
Fino a quando non sperimenti e non vivi le complessità di spingere una carrozzina su marciapiedi sconnessi e buche e con ragazzi che sopra soffrono ogni minimo sobbalzo, non puoi capire quanta forza e quanta convinzione ci voglia per convivere ogni giorno con certe difficoltà.
Allora il Pellegrinaggio è diventato un “Camminare Insieme” provando a condividere quel sudore e quelle fatiche che dal risveglio alla “buonanotte” uniscono tutti i partecipanti.
Il cammino arriva ad assumere un “Senso Speciale” solamente se si ha l’umiltà di mettersi a disposizione dei bambini e dei loro genitori, imparando a guidare nel modo più sensibile e adeguato possibile la carrozzina, animando i momenti di festa con giochi e attività accessibili a tutti senza dimenticarci quel sorriso che, non solamente contraddistingue un momento di gioia, ma è capace di dar forza per continuare seppur stanchi.
Questi tre giorni tratteggiano un dipinto in cui ognuno ha contribuito affinché diventasse un capolavoro di umanità: dal bianco dei bambini e dei genitori che attraverso i loro occhi pieni di stupore, di lacrime e di gioia mi hanno mostrato quanto le difficoltà da affrontare quotidianamente rafforzino la vita e quanto le fatiche contribuiscano alla gioia del cuore. Passando per il verde dei volontari e dell’animazione che con il loro lavoro hanno contribuito a dare ancora una volta speranza e supporto a persone di cui spesso se ne subisce l’esistenza invece che valorizzarla. Il giallo dei Giardini Vaticani del suo silenzio e di quell’intimità che ci ha uniti in preghiera durante la Processione Mariana del Sabato. Dal rosso dell’Amore che la presenza del Bambino Miracoloso ci ha riservato durante la celebrazione eucaristica nella Basilica di Sant’Andrea della Valle rendendoci indifesi ma allo stesso modo protetti. Passando al viola di Roma che nel suo gran da fare ha accolto i pellegrini nelle sue piazze e si è fermata per una mattina unendosi e alimentando, dai balconi e per strada, sulla via che portava a San Pietro, il “Grido di Pace” di tutti i presenti e le contagiose canzoni ballate dai bambini. Finendo con l’indaco del Santo Padre Benedetto XVI che con il suo personalissimo saluto ha dato la possibilità ai bambini di far volare i loro palloncini che, con la forza dei loro colori e del vento, si sono fatti portatori di un “Messaggio di Gioia e di Pace” arrivando in luoghi e in cuori lontani strappando, magari, un po’ di serenità.
Ritorno Domenica 22 Aprile con una particolare leggerezza interiore. Con la consapevolezza di aver vissuto quel dipinto che è un dono e in quanto tale deve essere tramandato per essere supporto e incoraggiamento a chi non ha potuto esserci, perché i timori e le difficoltà spesso non concedono tregua.
Rientro a casa con la speranza di aver contribuito al dipinto, a qualche sua sfumatura, ma insieme grato per aver ricevuto una “Testimonianza di Vita” all’insegna della fatica e della gratuità, caratteristiche imprescindibili per una “Felicità Vera”.

Luca alias Barabba

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