CHI SIAMO

In occasione dei preparativi per organizzare il Pellegrinaggio Mondiale dei Bambini a Lourdes, tenutosi alla fine di Giugno del 2003, nel corso di una delle tante riunioni si è sentita l’esigenza di affrontare un impegno così importante in modo più adeguato, vista la particolarità dei soggetti a cui era dedicato.
Così, a partire dalla fine di Aprile l’Unitalsi ha dato la possibilità di frequentare un corso di formazione e di animazione per i giovani che partecipavano a questa grande avventura, per poter essere pronti ad accogliere e accompagnare i piccoli lungo questo viaggio. Iniziarono, come per gioco, le lezioni: la cosa più bella è stato vedere come circa trenta giovani, provenienti da diverse sottosezioni, abbiano iniziato a lavorare insieme, per un'unica meta "Lourdes Bambini". In questa bellissima atmosfera che ci ha sempre più coinvolti e resi amici è nata questa compagnia, senza grosse aspettative, ma solo la voglia di giocare e crescere insieme a loro. Il nome di questo gruppo è nato per caso da uno di noi che un giorno a Lourdes, preso dall'euforia del momento, ha gridato: noi siamo la "compagnia dei colori", e un bambino gli ha chiesto perché; lui ha risposto: "perché coloriamo la vita".
Da quel momento in poi, cominciando prima tra di noi e poi in pubblico abbiamo deciso di chiamarci così.

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domenica 2 febbraio 2014

CORSO CLOWN


Eccoci giunti alla fine di un percorso, di un viaggio, al termine del quale ci siamo ritrovati un po’ più “colorati”.
Ma procediamo con calma. Tutto comincia in un caldo e lontano 9 luglio, se non ricordo male, a Mozzo(Bg),  dove una quindicina di coraggiosissimi baldi giovani si sono buttati in questo misterioso corso, forse non completamente consapevoli di quello che li stava aspettando: già, perché non si trattava di un corso come un altro, uno di quelli dove si ascolta, si prende appunti  e si torna a casa tali e quali a prima.
Cosa si può dire su questo corso clown? O meglio, come si può descriverlo? Non è un’operazione semplice.  Bisognerebbe parlare di tante emozioni, tante esperienze, tanti pensieri  che ci hanno travolti con tutta la loro forza, lasciandoci un in balia di questo nuovo piccolo “mondo” apertosi davanti a noi. E questo fiume di pensieri continua a travolgermi ancora adesso che mi accingo a scrivere, e mi spinge a ragionare su quello che ho capito e che ho conservato nella mente e nel cuore circa questa avventura.

Ho capito che non conta dove arrivi, ma cosa hai imparato durante il viaggio.

Ho capito che non serve buttarsi giù per niente, ma che bisogna apprezzare i piccoli tesori di ogni mondo.
Ho capito che non serve essere i migliori, se poi non ti accorgi della ruota colorata del mondo.
Ho capito che non serve ostentare,  che solo nell’umiltà si trova il sorriso più sincero.
Ho capito quanto può costare aprirsi con gli altri.
Ho capito che finché c’è determinazione, niente è irraggiungibile.
Ho capito che in ogni angolo buio c’è sempre un lumino acceso.
Ho capito che essere sé stessi è il più grande pregio che una persona possa possedere.
Ho capito la differenza tra stringere e abbracciare, tra guardare e osservare.
Ho capito che uno sguardo vale più di qualsiasi parola.
Ho capito che un contatto serve molto.
Ho capito almeno in parte cosa conta e cosa no.
Ho capito che un sorriso ricevuto è senza prezzo.
Ho capito che certe lacrime non sono poi così amare.
Ho capito quanto può essere meravigliosamente bella l’esplosione di colori che è dentro ognuno di noi.
Probabilmente non ho capito tutto, ma son quasi sicura di quello che ho capito.

Il peso e il valore di questa esperienza sono indicibili, e probabilmente questa forma distratta e contorta di questi miei pensieri  non aiuta la comprensione;  ma son quasi sicura che, “colorando” queste parole con quello che abbiamo dentro,  si riuscirà a intravedere il grande “sorriso” che questa esperienza mi/ci ha lasciato!

Dottoressa Brioscina
(Giulia – 18 anni)

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